La cappella degli Scrovegni
La cappella degli Scrovegni
Portici per due
Portici per due

PADOVA 2017 GIORDANI SINDACO

Ho ancora negli occhi lo scintillante blu ciano ricco di azzurrite della Cappella degli Scrovegni, il piacere del primo caffè sotto il grande melograno nel giardinetto del B&B Scrovegni di via Porcilia, la Piazza dei Signori il mercoledì sera, gli intimi portici di via Porciglia a cui ho scattato tante foto, il delizioso gusto della gallina padovana in saor del Caffe Pedrocchi, la mitica Osteria Anfora, i Navigli di Chicco Contin, le penne di Claire in Galleria Europa, i camerieri – tutti con la barba – e il crudo del Kofler Kafè di piazza dei Signori, la streetArt del magico Kenny Random, ma sì, anche le buone lasagne di Cracco sul Frecciarossa, sbranate nei tanti viaggi sul treno per Padova…

L'Osteria l'Anfora
L'Osteria l'Anfora
Le lasagne firmate da Cracco sul Frecciarossa
Le lasagne firmate da Cracco sul Frecciarossa
I portici di via Porciglia
I portici di via Porciglia
La street art di Kenny Random
La street art di Kenny Random

Ma soprattutto ho nel cuore le tante persone che hanno trasformato un duro impegno professionale in una bella storia di amicizia che continua.

Tra i cari amici Mario e Massimo di AmoPadova
Tra i cari amici Mario e Massimo di AmoPadova

Colpo di scena

La campagna di Padova 2017 è stata lunga e complessa, turbata proprio a un mese dal voto da un ictus che ha colpito il candidato Sindaco Sergio Giordani durante un affollato incontro in un quartiere. Un grave infortunio che avrebbe potuto significare un cambio drammatico del candidato in corsa. Ma il coraggio e la grinta di Sergio, grazie all’eccellenza della sanità padovana, hanno vinto ancora una volta e dopo soli dieci interminabili giorni, Sergio è tornato in campo e, proprio nello stesso luogo dell’incidente e davanti allo stesso pubblico, ha esordito con la classe e l’ironia che lo contraddistinguono, dicendo: « Buonasera amici. Dove eravamo rimasti ? ».

Sergio Giordani, candidato sindaco di Padova
Sergio Giordani, candidato sindaco di Padova
Giovanni, Dodo, Martina, Matteo e Massimo
Giovanni, Dodo, Martina, Matteo e Massimo

Ho condiviso la war room della campagna con gli amici di Quorum Giovanni Diamanti e Martina Carone (web/social), con Matteo Bellomo di Begriff e con il supporto di Dodo Nicolai per la grafica esecutiva. La direzione politica della campagna è stata di Massimo Bettin che ha costruito passo dopo passo l’architettura relazionale con la sinistra (presente al primo turno con un proprio candidato) che si è dimostrata un rilevante fattore vincente.

Il Punto Giordani pieno di giovani
Il Punto Giordani pieno di giovani
Invito al Punto G
Invito al Punto G

Venite al punto

Il Punto Giordani, di oltre 400 metri in piena Piazza della Frutta (ex Disney Store), centro nevralgico di tutte le attività della campagna, è stato di gran lunga il più grande e straordinario point che io abbia mai abbigliato e abitato. E’ diventando il luogo di incontro di migliaia di cittadini e il teatro di tanti eventi di successo.

L’ho arricchito con un valido centro stampa interno che ci ha consentito di autoprodurre materiali di comunicazione in tempo reale. Interessante, inoltre, la scelta di utilizzare due delle 10 ampie vetrine del point per applicare ogni giorno la rassegna stampa della campagna, gli inviti agli eventi e il day by day di Sergio Giordani nei quartieri di Padova. Nell’area dei creativi è stata allestita una piccola mostra delle stupende foto in bianco e nero di Michele Turolla.

Poche ore dopo il mio arrivo a Padova mi dà il benvenuto la stampa locale.

Il Gazzettino mi intervista
Il Gazzettino mi intervista
Uno splendido scatto di Michele Turolla
Uno splendido scatto di Michele Turolla
Anche il Mattino di Padova
Anche il Mattino di Padova

Dal Mattino di Padova – 30 gennaio 2017

Giordani contatta Mauro Ferrari il “guru” di Brugnaro

Ha creato dal nulla il “movimento fucsia“, ha inventato uno slogan “glocal” come “Ghea podemo far”, e in pratica ha portato un imprenditore a digiuno di politica come Luigi Brugnaro a Ca’ Farsetti, cioè a diventare sindaco di Venezia. Si chiama Mauro Ferrari, è piacentino ma ha radici venete: è l’esperto di marketing e comunicazione con cui Sergio Giordani ha già preso contatti per la campagna elettorale.

L’ormai ex presidente di Interporto, già in corsa per le eventuali primarie di centro-sinistra, o direttamente per la carica di primo cittadino, affila le armi in vista di una campagna elettorale impegnativa, in cui dovrà confrontarsi proprio con la comunicazione “pane e salame” di Bitonci.

E dunque potrà scendere in campo con un consulente d’eccezione. Che conosce il centro-destra ma non è certo legato a una sola parte politica. Nel 2014 infatti Ferrari ha portato alla vittoria anche il candidato del Pd Giorgio Gori, già renziano di ferro alla guida di Bergamo, ed anche Alberto Biancheri sindaco a Sanremo, sempre per il centrosinistra.

Tra i suoi successi Ferrari può vantare anche l’elezione di Roberto Reggi a Piacenza e quella di Carlo Capacci a Imperia. E nella sua strategia comunicativa domina il colore. La cromatologia alla base della politica: non solo lo shockante fucsia veneziano, ma anche anni prima di Pisapia a Milano e De Magistris a Napoli l’utilizzo potente dell’arancione nelle campagne elettorali in Italia.

Il pdf scaricabile della mia strategia di approccio alle periferie
Il pdf scaricabile della mia strategia di approccio alle periferie

Se ti interessa puoi trovare la mia Strategia generale di approccio ai quartieri “La periferia tutte le feste le porta via”, citata nell’articolo del mattino, nella sezione “Altre Storie” del mio sito.

Non solo. E’ anche famoso per un’efficace strategia dei quartieri, utilizzata anche da Beppe Sala per la corsa a Sindaco di Milano nel 2016. Un campo che metterebbe Giordani in stretta contrapposizione con Bitonci, abituato agli incontri nei quartieri all’interno dei locali come bar, ristoranti e birrerie: «Nella campagna di Brugnaro ho fatto importanti passi avanti nel modello di segmentazione territoriale da me introdotta per la prima volta nel 2013 a Bergamo per Giorgio Gori Sindaco – racconta Ferrari, parlando di quanto accaduto nel 2015 – Abbiamo materializzato la stretta convivenza di una campagna global e di 14 campagne local, ispirata dal concept-logo “Le città di Venezia” che divenne anche il titolo del booklet di programma che connetteva l’arcipelago di frazioni in un unico sistema a pari dignità del centro storico».Mauro Ferrari non è solo un campaign manager, ma nasce prima di tutto come pubblicitario. Nel 1994, la sua prima volta in una vincente campagna elettorale a Piacenza, per il candidato sindaco Giacomo Vaciago. «La prima specialità della casa è invece voler bene al mio candidato, diventargli amico – racconta – E fargli capire che chi si candida per la prima volta a sindaco deve semplicemente comportarsi come se già lo fosse, chiunque sia il suo competitor, indipendentemente dalla difficoltà della sfida».(c.mal.)

Il primo sondaggio di Twig
Il primo sondaggio di Twig

Capire e decidere

L’impegno della campagna vera e propria partì, come sempre, con un primo sondaggio di Aldo Cristadoro di Twig, la società di ricerca di Bergamo con cui collaboro più spesso. Fu proprio l’amico Aldo, già ricercatore di Pagnoncelli Ipsos, che consigliò il candidato Giordani di contattarmi.

Rieccoci. Un’altra volta incappo in una parità assoluta tra i candidati, ma questa volta con una civica di sinistra molto accreditata in città, con un consenso di tutto rispetto: Coalizione civica.

In quattro giorni costruii la timeline della campagna, un piano articolato che comprendeva tutte le attività da mettere in campo, utile per elaborare un budget preliminare e gestire il day by day. (le mie timeline hanno sempre la risoluzione “giorno”.

La Timeline dell'intera campagna di Sergio Giordani Sindaco, utile anche per la determinazione del budget
La Timeline dell'intera campagna di Sergio Giordani Sindaco, utile anche per la determinazione del budget

Sì, capire per decidere. Il mio mestiere consiste nel percepire il contesto, analizzare a fondo il profilo umano e professionale del candidato per decidere il suo migliore posizionamento, creare un’impianto efficace di comunicazione, fare il piano media e aggiungere creatività quanto basta. Semplice? Non direi. Apprezzato? A volte sì a volte meno. Ma questa è la sola parte “software” del lavoro; ma c’è anche una faticosa parte hardware fatta di progettazioni grafiche, impianti digitali e mille telefonate con i fornitori della campagna, da selezionale a monte per testare la loro capacità di rispondere a una serie di requisiti importantissimi: disponibilità assoluta, alta professionalità, esperienza di campagne elettorali, prezzi competitivi e reperibilità h24. Questa è l’assicurazione che serve per rendere fluidi i flussi di lavoro e non complicare un quadro già molto complesso di suo, fatto di scadenze tassative ed errori zero.

Per garantirmi ulteriore flessibilità ho creato in una stanza del grande Punto Giordani un mini centro stampa digitale con una stampante professionale Xerox, capace di produrre in tempo reale volantini, pieghevoli e locandine.

Il centro stampa interno al Punto Giordani per la produzione in house di volantini e pieghevoli in tempo reale
Il centro stampa interno al Punto Giordani per la produzione in house di volantini e pieghevoli in tempo reale
Il Punto contro Punto, per essere pronti a rispondere alle principali obiezioni.
Il Punto contro Punto, per essere pronti a rispondere alle principali obiezioni.

Punto contro Punto (FAQ)

Come in tutte le campagne, per creare un linguaggio comune tra i sostenitori di Giordani, ho elaborato il mio classico “Punto contro Punto”, un form che elenca da un lato le potenziali più cattive critiche/obiezioni che possano essere fatte al candidato, e dall’altro adeguate risposte completate anche da un testo di sostegno alle stesse.

Per elaborarlo è stato necessaria una riunione con diversi profili di elettori, lasciati liberi di esprimere il peggio sul candidato. Una sorta di focus group estremo che però fa emergere aspetti interessanti ed estrinseca il peggior pensiero comune non ancora espresso. Eccolo:

Il pieghevole preliminare con le linee guida del programma
Il pieghevole preliminare con le linee guida del programma
La struttura della lettera di Giordani con la tecnica del Metodo Dialogo
La struttura della lettera di Giordani con la tecnica del Metodo Dialogo

Lettera a prova di cestino

I primi pezzi di comunicazione della campagna furono tre: un pieghevole preliminare di sintesi, una lettera ai padovani e una prima affissione 6×3. Il primo pieghevole, fatto di corsa, presentava le 6 linee guida che anticipavano il vero e proprio programma che era in fare di complessa elaborazione a cura della coalizione, fatta di liste civiche e Partito Democratico.

La Lettera “Made in Ferrari” era il mio consueto concept a prova di cestino, ispirato al Metodo Dialogo di Siegfried Vögele (tratto questo tema nella sezione “Altre Storie” dal titolo Lettere a prova di cestino. Aveva l’impatto visivo di una lettera, ma in realtà era un pieghevole a 4 ante con look lettera arricchito da un importante strumento di dialogo: un piccolo form da restituire compilato con le priorità dei quartieri. Per contenere i costi la “simil-lettera” venne distribuita da un service Door to Door che non è in grado però, per la presenza delle cassette condominiali, di raggiungere una copertura completa del cassettaggio. Ecco la lettera con svelata la mia tecnica che la rende diciamo “a prova di cestino”. Va tenuto conto che la “mortalità” media delle comunicazioni elettorali dirette è normalmente del 70% fin dalla cassetta della posta.

L’area Bio del candidato, nell’immagine risulta rovesciata, ma la sequenza di apertura la presenterà correttamente alla lettura.

Questa è la (pessima) video-sequenza di piega inviata solo per sicurezza con l’impianto digitale allo stampatore, l’eccellente Industria Grafica Chinchio di Padova.

La lettera pieghevole in ogni sua parte
La lettera pieghevole in ogni sua parte
Sergio Giordani consulta le cartoline ritornate con i suggerimenti dei cittadini
Sergio Giordani consulta le cartoline ritornate con i suggerimenti dei cittadini

Il ritorno di centinaia di form compilati ci aiutò a definire parte dei programmi di quartiere, ma l’efficacia della lettera non si misura solo dalle redemptions dei form – che peraltro forniscono profili di persone interessate da mettere nel database – ma anche dal valore importante che riveste l’aprire un canale di dialogo. Ecco Giordani mentre legge i form pervenuti al point, a cui se ne aggiunsero tanti arrivati come foto in WhatsApp e tanti compilati direttamente al sempre affollato point, provvisto anche di una bella area giochi per i bimbi delle ospiti.

Nel Punto Giordani ho voluto anche un pianoforte, ed era davvero bello vedere a volte ragazze e ragazzi esibirsi..

Un incontro al Punto Giordani in Piazza della Frutta
Un incontro al Punto Giordani in Piazza della Frutta
Lo spazio bimbi nel Punto Giordani
Lo spazio bimbi nel Punto Giordani
Il primo poster 6x3 della campagna con il claim « Il buonsenso finalmente »
Il primo poster 6x3 della campagna con il claim « Il buonsenso finalmente »

Il Buonsenso? È il miglior senso che conosco.

(Conte di Chesterfield)

Le prime parole scritte su un poster 6×3 all’inizio della campagna sono le più importanti. Ti accompagneranno il candidato e la campagna per mesi, saranno ripetute centinaia, migliaia di volte, e devono in qualche modo permetterti di vedere il candidato dentro, di distillare in poche parole (meglio non più di 3) la sua essenza, il suo plus più rilevante, quel 20% di immateriale che vale il 100% di quella persona.

Inoltre quelle poche parole devono tracciare un solco tra il tuo candidato e il suo competitor, assumendo un posizionamento alternativo e possibilmente migliore, agli occhi dei tuoi compagni di viaggio e degli elettori altrui che potresti conquistare.

Lavorammo in gruppo, io lanciai la parola Buonsenso e pochi secondi dopo Massimo malaguti aggiunse con tono liberatorio il “Finalmente“.

Usai per la grafica del “il buonsenso” un font impattante e per “finalmente” un corsivo calligrafico, con sottolineatura gialla.

I candidati consiglieri della lista Giordani Sindaco
I candidati consiglieri della lista Giordani Sindaco
Il bravo Franco Tanel in azione
Il bravo Franco Tanel in azione
Meme della serie « Finalmente »
Meme della serie « Finalmente »

Il claim distillava con precisione sartoriale Sergio Giordani e lo posizionava come credibile alternativa moderata al leghista Massimo Bitonci, Sindaco uscente sfiduciato, caratterizzato dalla scarsa capacità di fare sistema ma dotato, come sempre più di moda oggi, della poco sofisticata arte di collegarsi in bluetooth alla pancia degli elettori.

Franco Tanel, ottimo fotografo della campagna, scattò non meno di un migliaio di immagini e scelsi questa: un Giordani sereno e sorridente, quella “segueliana forza tranquilla” secondo me ben interpretata. La foto è stata scattata davanti a casa sua, in via Cassan, a 100 metri dal mio B&B Scrovegni.

Altri « Finalmente » per i social network
Altri « Finalmente » per i social network
Animaletti da Point
Animaletti da Point

La seconda serie di poster mirava a mettere a terra il pragmatismo di quell’uomo tranquillo, che nel frattempo macinava strette di mano e sorrisi tra la gente. Un uomo semplice, diretto, affabile e capace di ascoltare e a volte anche commuovere.

Fu facile anche animare i social con il racconto del suo viaggio tra la gente.

Quando ci si diverte è sempre un buon segno
Quando ci si diverte è sempre un buon segno

Ma lei è Giordani?

Stavamo uscendo da un incontro pubblico vedo una signora attraversare la strada verso di noi. Si avvicina a Giordani e gli chiede “E’ lei Giordani?”

La particolare assonanza tra le firme di Giordani e Brugnaro
La particolare assonanza tra le firme di Giordani e Brugnaro

Ma chi è Giordani?

Cominciamo col dire che Sergio Giordani si firma Giordani Sergio, proprio come Brugnaro Luigi. Gli accomuna il fatto che siano entrambi imprenditori, Sergio ha una catena di negozi sportivi (Non solo sport) e Luigi una rete di agenzie per il lavoro interinale (Umana).

Da notare, nelle firme, come il nome Sergio e Luigi nelle firme abbia delle assonanze grafiche.

Sergio è famoso e apprezzato a Padova, oltre che per l’ottimo lavoro fatto da presidente all’Interporto di Padova, ha avuto incarichi a Padova Fiere soprattutto per essere stato presidente del Padova Calcio nell’anno in cui il Padova è arrivato in serie A. Diciamo che è uno bravo che ha anche culo.

E’ nato il 10 maggio del 1953 come Fred Astaire e Bono Vox degli U2. E’ un uomo di mediazione con spiccate doti anche nelle trattative contrattuali. Io sono una delle sue ultime “vittime”.

Si candida a sindaco con una coalizione di civiche e con il PD. E’ stato candidato dall’Associazione Amo Padova che ha rinunciato poi al proprio logo per presentarsi alle elezioni come Lista Giordani sindaco.

L'associazione AmoPadova diventa Lista Giordani Sindaco
L'associazione AmoPadova diventa Lista Giordani Sindaco
I candidati al Consiglio comunale della lista Giordani Sindaco
I candidati al Consiglio comunale della lista Giordani Sindaco
Le civiche e i partiti della coalizione di Giordani Sindaco
Le civiche e i partiti della coalizione di Giordani Sindaco
Giordani per le donne di Padova (non quelle cantate da Francesco Baccini)
Giordani per le donne di Padova (non quelle cantate da Francesco Baccini)

I poster tematici

Da notare, nelle firme, come il nome Sergio e Luigi nelle firme abbia delle assonanze grafiche.

Sergio è famoso e apprezzato a Padova, oltre che per l’ottimo lavoro fatto da presidente all’Interporto di Padova, ha avuto incarichi a Padova Fiere soprattutto per essere stato presidente del Padova Calcio nell’anno in cui il Padova è arrivato in serie A. Diciamo che è uno bravo che ha anche culo.

E’ nato il 10 maggio del 1953 come Fred Astaire e Bono Vox degli U2. E’ un uomo di mediazione con spiccate doti anche nelle trattative contrattuali. Io sono una delle sue ultime “vittime”.

Si candida a sindaco con una coalizione di civiche e con il PD. E’ stato candidato dall’Associazione Amo Padova che ha rinunciato poi al proprio logo per presentarsi alle elezioni come Lista Giordani sindaco.

La seconda serie di poster tematici, con il logo della lista Giordani Sindaco
La seconda serie di poster tematici, con il logo della lista Giordani Sindaco
La brochure di programma della coalizione di Giordani inviata ai cittadini
La brochure di programma della coalizione di Giordani inviata ai cittadini

Il programma

In 32 pagine racchiudemmo il respiro progetto di Sergio Giordani per la città, un programma “global” a cui fece seguito una serie di pieghevoli contenenti i programmi specifici dei quartieri e delle periferie, nati anche dai feedback contenuti nei form inseriti nella lettera ai cittadini.

Per il grande quartiere dell’Arcella dedicammo una brochure specifica di 16 pagine

La brochure dedicata alle soluzioni per il quartiere Arcella
La brochure dedicata alle soluzioni per il quartiere Arcella

Spot

Realizzammo una serie di tre spot da 30″ per le tv locali e i social su tre importanti temi di programma: Sicurezza, Ambiente e Progetti di sviluppo.

i poster 6x3 con il claim "Si cambia"
i poster 6x3 con il claim "Si cambia"

Si cambia! (finalmente)

A sostegno dell’operazione “Si cambia – Finalmente” lanciammo una campagna di affissione specifica caratterizzata da 4 varianti cromatiche con la presenza, in basso a sinistra, di 4 gruppi omogenei di punti di programma.

La brochure di programma della coalizione di Giordani inviata ai cittadini
La brochure di programma della coalizione di Giordani inviata ai cittadini
Un tavolo del Punto Giordani con alcuni strumenti di comunicazione
Un tavolo del Punto Giordani con alcuni strumenti di comunicazione

I grandi pieghevoli dedicati al cambiamento in meglio dei quartieri vennero distribuiti anch’essi con il porta dei volontari nelle cassette delle lettere.

I 6x3 lungo le strade di maggiore percorrenza
I 6x3 lungo le strade di maggiore percorrenza

Non il solito Tram Tram

Trenta giorni prima del voto, non essendo più possibile l’affissione statica, passammo ai tram, realizzando questa comunicazione multipla, quasi una frase che si compone carrozza dopo carrozza. Realizzai personalmente tutti gli esecutivi elettronici

Il tram abbigliato con un'intera frase di Giordani, vagone dopo vagone
Il tram abbigliato con un'intera frase di Giordani, vagone dopo vagone

Guida al Votami

Il pezzo finale prima del voto, l’ultimo pezzo di carta stampata del primo turno, è stata la GUIDA AL VOTO, un pieghevole A5 con le indicazioni su come si vota con all’interno il facsimile della scheda elettorale.

Il pieghevole "guida al voto" con le istruzioni e il facsimile della scheda elettorale
Il pieghevole "guida al voto" con le istruzioni e il facsimile della scheda elettorale
La stampa tratta la notizia drammatica ogni giorno
La stampa tratta la notizia drammatica ogni giorno

Houston abbiamo un problema

Tutto procedeva liscio, ma a 20 giorni dal voto del primo turno.

I sondaggi registravano la progressiva riduzione del consenso di Giordani e restavamo in ansia per la salute di Sergio e per gli effetti di questo malaugurato incidente sul voto del primo turno.

Tamponammo, appena Sergio ancora in ospedale iniziò a riprendersi, pubblicando alcuni scatti sui social facendo attenzione se rilevassere piccole anomalie di comportamento derivate dall’ictus. Girammo anche un piccolo video per il pubblico ma dei tre minuti di ripresa ne salvammo meno di uno.

Il competitor Bitonci era in pressing continuo, come peraltro tutta la stampa che voleva notizie. Correva voce che sarebbe stato alla fine sostituito da un candidato consigliere. Facemmo tutto il possibile per “virtualizzare” la sua presenza.

Finalmente a 7 giorni dal voto (riecco il finalmente!) arrivarono segnali di miglioramento e organizzammo con il direttore del Mattino di Padova una bella intervista di una pagina.

Poi il ritorno in campo di Sergio, non ancora completamente ripreso, il pomeriggio nei quartieri e la mattina all’ospedale per continui controlli.

Giordani con coraggio ritorna in campo
Giordani con coraggio ritorna in campo
Il voto del primo turno con il consistente vantaggio di Bitonci e l'imprevedibile 22,83% della civica di Arturo Lorenzoni
Il voto del primo turno con il consistente vantaggio di Bitonci e l'imprevedibile 22,83% della civica di Arturo Lorenzoni

“Facciamo” un voto

Lo spoglio dei voti del primo turno registrò con chiarezza i dubbi dell’elettorato sull’opportunità di votare un candidato ferito.

Il risultato del voto del primo turno, ampiamente previsto, chiudeva la strada della comunicazione e apriva quella della politica.

Il sorprendente 23% di Arturo Lorenzoni, candidato di Coalizione Civica, tracciava una sola strada: l’apparentamento sulla scheda del ballottaggio.

Il facsimile del ballottaggio con la coalizione di Giordani allargata a Coalizione Civica
Il facsimile del ballottaggio con la coalizione di Giordani allargata a Coalizione Civica
Arturo Lorenzoni e Sergio Giordani davanti al Caffè Pedrocchi
Arturo Lorenzoni e Sergio Giordani davanti al Caffè Pedrocchi

E accordo fu, e fu tanto stretto che da quel momento Giordani non fu più da solo con i suoi ancora in parte irrisolti problemi di guarigione, ma in ogni attimo di quei pochi giorni per arrivare al ballottaggio, Giordani e Lorenzoni crearono il vincente candidato “Giorenzoni” con cui vivere gli ultimi atti della campagna padovana.

Creammo allora nuovi strumenti di comunicazione “di coppia” e il claim “Adesso Padova

Nuovi strumenti e gadget
Nuovi strumenti e gadget

Titolai, assumendone il rischio, la classica festa di chiusura « Festa d’inizio » scandalizzando i soliti notabili del PD. Venne una marea di gente al Portello.

l'invito alla "Festa d'inizio" anzichè la solita « Festa di chiusura della campagna »
l'invito alla "Festa d'inizio" anzichè la solita « Festa di chiusura della campagna »
Giordani sale in Comune da Sindaco neoeletto
Giordani sale in Comune da Sindaco neoeletto
Repubblica sull'unica vittoria del centrosinistra
Repubblica sull'unica vittoria del centrosinistra

E d’inizio fu davvero la festa.

Anche in riviera
Anche in riviera
I giornali il giorno dopo la vittoria
I giornali il giorno dopo la vittoria
Gli onori della stampa locale
Gli onori della stampa locale

Un abbraccio a Franco Tanel – eccellente fotografo della campagna, a Massimo Malaguti – sensibile creativo – a Mario Liccardo – irriducibile civico ma fine politico, e un affettuoso grazie a tutti i candidati della lista civica Giordani Sindaco.