VENEZIA 2015 LUIGI BRUGNARO SINDACO

Benvenuti a Venezia, la città più bella del mondo
Benvenuti a Venezia, la città più bella del mondo

Di quella notte di giugno ricordo il rombo misurato dei nostri motoscafi che navigano lenti sul Canal Grande verso Ca’ Farsetti, il velo di umidità sulla mia action cam sempre accesa, il brindisi nell’unico bar aperto in una calle di piazza S. Marco, e quelle due ore seduti più in là sotto il leone alato, quasi senza proferire parola. Un silenzio liberatorio più forte di un grido, il modo perfetto per scrivere la parola fine a una campagna elettorale potente e tempestosa, così somigliante al suo protagonista.

Il lato più bello di questo mestiere è l’incontro, la condivisione dei piccoli drammi e delle grandi emozioni che sono la materia stessa di cui è fatta una campagna elettorale. Finita la campagna ti resta un vuoto, riempito nel tempo dalle forti relazioni nate in quei momenti di vita personale e professionale così speciali.

Ma è successo davvero?
Ma è successo davvero?

Ma è successo davvero?

Sì, ed è stata una grandissima vittoria, il cui il merito va tutto a Luigi Brugnaro.
Ma, prima di iniziare questa storia, mandiamone indietro il nastro.
Mi legano a Venezia ricordi bellissimi. Da ragazzino marinavo la scuola con la complicità dei miei per andare a febbraio all’Ostello della gioventù dell’isola della Giudecca

Magia controluce a Venezia
Magia controluce a Venezia
L’Ostello della Gioventù all’isola della Giudecca
L’Ostello della Gioventù all’isola della Giudecca
Io alla Biennale a tutte le età della vita
Io alla Biennale a tutte le età della vita

Dipingevo, scattavo foto e mi gustavo la più bella città del mondo nella sua stagione più privata, avvolta in un sottile e intimo velo di nebbia.
Anni avanti sono tornato spesso per visitare tante biennali e per rimangiare le mitiche Moeche, granchietti senza carapace pescati durante la muta e fritti. Li ho sempre paragonati ad antichi monili atzechi, anche nel prezzo.
Immancabile compagno di viaggio era un picciolo guscio con all’interno il kit completo per acquarellare, con colori,tavolozza, acqua e pennellino

Il mio primo incontro

Con Luigi Brugnaro, a marzo 2015, l’incontro è stato veloce e intenso, proprio come la campagna che ne seguì.
In Paolo Bettio, art director di Attiva, l’agenzia pubblicitaria del gruppo di Brugnaro, ho trovato fin dal primo istante di questa avventura un partner eccellente con cui condividere strategie e piani di azione, ma anche una bella amicizia.

Parcheggiai l’auto nel garage di Piazzale Roma e raggiunsi, al di là del piazzale, il motoscavo che mi avrebbe portato da Brugnaro. Ed eccomi in laguna, verso il Canal Grande.

Io e Paolo Bettio di Attiva Spa, l'agenzia di pubblicità del gruppo di Brugnaro
Io e Paolo Bettio di Attiva Spa, l'agenzia di pubblicità del gruppo di Brugnaro
Luigi Brugnaro imprenditore prestato alla politica
Luigi Brugnaro imprenditore prestato alla politica

Chi è Luigi Brugnaro

Brugnaro è un imprenditore. Il suo gruppo di aziende comprende la capogruppo UMANA – Agenzia per il lavoro interinale con oltre 300 agenzie in Italia e nel mondo, due vetrerie artistiche a Venezia, l’agenzia di pubblicità Attiva Spa e altre aziende di servizi. E’ stato presidente degli Industriali di Venezia e membro del Consiglio nazionale ed è il patron della Reyer, storica squadra di pallacanestro di Venezia che sotto la sua guida ha conquistato traguardi a dir poco straordinari.

Coraggio, indipendenza dai partiti (minimizzando la presenza in coalizione di Forza Italia – a Venezia pressochè inesistente), capillarità della presenza sul territorio (11 point elettorali) e un vero e proprio esercito di volontari motivati da Stefania, moglie di Brugnaro, sono state le cifre più significative di questa campagna che ha viaggiato sui binari di un « pragmatismo creativo » in continuo crescendo, sostenuto da una organizzazione perfetta scandita (e in tante occasioni portata a un passo dal punto di rottura) dal travolgente pressing di Brugnaro, unico abitante del pianeta assolutamente certo, fin dall’inizio, di vincere la sfida di Venezia 2015.

L’impietoso sondaggio Euromedia di Alessandra Ghisleri di marzo 2015
L’impietoso sondaggio Euromedia di Alessandra Ghisleri di marzo 2015

I sondaggi
delle idi di marzo

I primi sondaggi, a tre mesi dal voto, consigliavano vivamente Brugnaro di stare lontano dalla partita veneziana come dalla peste, ma chi conosce Brugnaro sa che più le sfide sono difficili, più ci si tuffa. E’ un vincitore nato e vince perché non ha mai paura di perdere. Un uomo tutto coraggio e generosità, intelligenza e imprevedibilità. Ma una certa irruenza a volte lo tradisce.

Oltre al sentiment diffuso, anche Euromedia, nel sondaggio di marzo 2015, fotografava nettamente la vittoria di Casson. Ma anche Ipr Marketing di Antonio Noto e Ipsos di Pagnoncelli raccontavano la stessa storia.

Ma Luigi Brugnaro è un treno sempre in corsa, è come un altoforno che una volta accesso non si spegne più. È il suo limite ma soprattutto la sua grande forza. Brugnaro non ha mai paura di niente e di nessuno.

L'incremento record della notorietà di Brugnaro in un confronto ufficiale sull’efficacia delle campagne elettorali in Italia nel 2015
L'incremento record della notorietà di Brugnaro in un confronto ufficiale sull’efficacia delle campagne elettorali in Italia nel 2015
Il sensibile incremento anche della fiducia
Il sensibile incremento anche della fiducia
Le caratteristiche peculiari dell’energetico colore fucsia
Le caratteristiche peculiari dell’energetico colore fucsia

I love fucsia

Iniziai a lavorare sul simbolo della sua lista lista civica, ridisegnando quello magenta e giallo creato da Paolo, eliminando il giallo e decidendo con Paolo di puntare su un solo colore: il magenta, che chiamammo ufficialmente FUCSIA, un colore coraggioso lasciato fin lì libero dai partiti. Decidemmo di fare un simbolo più semplice possibile, eliminando ogni orpello illustrato.

Verificai il significato e le caratteristiche di quel colore così coraggioso e insolito tra le scelte cromatiche della politica e con stupore in quella descrizione vidi in filigrana la personalità e i caratteri di Luigi Brugnaro.

Nella simbologia e iconografia che fa da cornice a una sfida elettorale, la mia ricerca mira sempre sia a sottolinare le differenze tra il mio candidato e il suo competitor, sia a vestirlo di un abito sartoriale, nel taglio e nel colore, un « abito comunicativo » che lui sappia indossare e piaccia esibire tutti igiorni con naturalezza.

Diciamo che la scelta del fucsia ci regalò davvero uno straordinario « cromo-posizionamento » che caratterizzò e contagiò positivamente ogni istante della sfida.

Il simbolo della lista Brugnaro Sindaco, le referenze cromatiche e la descrizione dello stesso richiesta alla presentazione ufficiale della lista.
Il simbolo della lista Brugnaro Sindaco, le referenze cromatiche e la descrizione dello stesso richiesta alla presentazione ufficiale della lista.
La mia biblioteca del colore, utile strumento di lavoro per le scelte cromatiche di una campagna elettorale
La mia biblioteca del colore, utile strumento di lavoro per le scelte cromatiche di una campagna elettorale

La fase della scelta del colore dominante è importante in una campagna elettorale perchè il colore, se ci credi e investi su di lui, ti ripaga in personalità e riconoscibilità. Il colore di una campagna è esso stesso un media che viaggia parallelo alla campagna, ma che a volte la precede, la predice e nè è attributo materiale e immateriale insieme.

Sintomatica è, su questo tema, la storia della ricandidatura arancione di Roberto Reggi del 2007.

E’ per questo che uno dei miei più consultati strumenti di lavoro è la biblioteca del colore, fatta di trattati, tavole cromatiche, opuscoli di cromoterapia e libri sul significato e la psicologia dei colori che ho raccolto nel tempo.

E a Venezia esordì, con Brugnaro, il fucsia, guadagnandosi un posto nella piccola storia dei colori della politica che racconto in questo video, estratto dal mio intervento ad Election Day 2019, un evento organizzato da Quorum alla Scuola Holden di Torino di Alessandro Baricco.

Bastava usare l’articolo plurale per meglio definire la complessità di Venezia
Bastava usare l’articolo plurale per meglio definire la complessità di Venezia

Glocal+Local

In questa campagna ho fatto importanti passi avanti nel modello di segmentazione territoriale da me introdotta per la prima volta nel 2014 a Bergamo per la campagna di Giorgio Gori Sindaco, materializzando la stretta convivenza di una campagna « global » – quella dei grandi temi dello sviluppo della città – con 14 campagne local ispirate dal concept-logo « LE CITTA’ DI VENEZIA »

La geo-complessità del territorio comunale di Venezia
La geo-complessità del territorio comunale di Venezia

Un vero e proprio logo, divenuto anche il titolo del booklet di programma che connetteva l’arcipelago di frazioni in un unico sistema con pari dignità del centro storico.

Resi plastica la strategia – e ne vado molto fiero – nell’esordio di Brugnaro in occasione della sua prima conferenza stampa, quando la sua candidatura era data dalla stampa tutt’altro che certa. Le sue prime parole, nell’affollatissima sala di Santa Maria delle Grazie a Mestre, furono proprio quelle che gli consigliai di scandire:

« Oggi forse deluderò qualcuno di voi, ma ho deciso di non candidarmi a Sindaco di Venezia…..(seguirono brusii di stupore nella sala e pochi secondi di silenzio)… ma mi candico a Sindaco di Mestre, Marghera, Zelarino, Murano, Burano, Favaro…..e citò quasi tutte le aree comunali che successivamente titolammo appunto come LE città di Venezia.

Davvero fantastico. I primi istanti della campagna elettorale avevano già prodotto un grandissimo, fragoroso applauso e, ancor più importante, tantissimi sorrisi.  Credetemi, alla fine una nostra hostess mi mise al corrente di essere stata avvicinata da un paio di persone che gli dissero che avrebbero votato Brugnaro perchè erano anni che nessun Sindaco pronunciava il nome del loro quartiere. Nel primo minuto di campagna avevamo ottenuto con chiarezza un posizionamento preciso su cui costruire tutta la campagna.

I « Punti comune » sul territorio veneziano
I « Punti comune » sul territorio veneziano
L'inaugurazione del grande Punto comune di Mestre in Calle del Sale
L'inaugurazione del grande Punto comune di Mestre in Calle del Sale

I « Punti comune » erano soprattutto vetrine comunicative, luoghi d’incontro con i cittadini dei vari quartieri, raccoglitori di profili anagrafici per alimentare uno dei tanti database della campagna. Da lì venivano coordinati i gazebi e i banchetti della zona, ed erano i punti di partenza delle capillari operazioni di porta a porta e di cassettaggio dei vari quartieri.

Una cassetta delle lettere all’esterno di ogni Punto comune
Una cassetta delle lettere all’esterno di ogni Punto comune
La lettera ai cittadini, con la cartolina di ascolto
La lettera ai cittadini, con la cartolina di ascolto

La loro funzione più importante però era quella di raccogliere informazioni sulle problematiche dei vari quartieri, materia prima necessaria per costruire le schede di programma di quartiere.

Ad alimentare questa ricerca contribuì anche l’invio di una lettera ai cittadini con una cartolina allegata da restituire con varie modalità, pervenute in un gran numero anche nelle apposite cassette presenti all’esterno dei point.

Le cartoline pervenute ci hanno permesso di avere tutte le informazioni necessarie per elaborare le schede del programma mirato per ogni quartiere. La presenza di email e numeri telefonici ci ha permesso di alimentare un importante database prospect.

Le cartoline di ritorno, molte delle quali fornite di riferimenti telefonici, preziosi per creare database prospect
Le cartoline di ritorno, molte delle quali fornite di riferimenti telefonici, preziosi per creare database prospect

Era iniziata la vera campagna, combattuta ogni giorno, sui social con una possente e capillare produzione foto-video, sui quotidiani, sui muri con mega poster, negli 11 point, nelle cassette delle lettere e persino sui vaporetti con messaggi mirati dotati di quella « geo-consapevolezza » che da anni è la mia seconda specialità.

La prima specialità della casa è invece « voler bene » al mio candidato, diventargli amico, e fargli capire che chi si candida per la prima volta a Sindaco deve semplicemente comportarsi come se gia lo fosse, chiunque sia il suo competitor, indipendentemente dalla difficoltà della sfida.

Timeline ballottaggio
Timeline ballottaggio

Ogni giorno,ogni ora

Dopo aver avuto il quadro generale della situazione elaborammo un’analisi sui punti di forza e di debolezza di Brugnaro (Swot), il complesso piano operativo giorno per giorno (Timeline) e il Punto contro Punto, una tabella che fornisce le risposte motivate alle più frequenti obiezioni sulla candidatura di Brugnaro a Sindaco creando tra staff e sostenitori un lunguaggio comune.

Il «Puntro contro punto», le risposte alle principali obiezioni sul candidato.
Il «Puntro contro punto», le risposte alle principali obiezioni sul candidato.
La storia di Brugnaro concentrata in 16 paginette
La storia di Brugnaro concentrata in 16 paginette

Vi racconto
qualcosa di me

Il gap di notorietà nei confronti di Casson era enorme. Decisi allora di creare un piccolo strumento ad hoc per comunicare il vero Brugnaro, non solo il Brugnaro l’imprenditore, ma anche il padre di famiglia con la sua storia e i suoi valori. Racchiusi il tutto in un booklet 12×12 cm tascabile e di agile lettura perchè composto da sole immagini con relative didascalie.

Martina in total look fucsia!
Martina in total look fucsia!
Poesia del colore
Poesia del colore
Gazebo fucsia sbocciano su tutto il territorio
Gazebo fucsia sbocciano su tutto il territorio
Fucsia family
Fucsia family

Il fucsia cresce!

Quando scegli un colore dominante per una campagna non fare il timido, devi crederci e sguazzarvici dentro.
Ogni giorno da tutti i sostenitori arrivavano centinaia di foto con cui alimentammo le pagine facebook e Instagram.

Fucsia è il colore delle belle bambine
Fucsia è il colore delle belle bambine
Occhiali e braccialetti per tutti
Occhiali e braccialetti per tutti
La grande biciclettata fucsia. La grande e divertita mobilitazione ci ha fatto capire che il fucsia era in crescita, ma i sondaggi non la registravano.
La grande biciclettata fucsia. La grande e divertita mobilitazione ci ha fatto capire che il fucsia era in crescita, ma i sondaggi non la registravano.
Ma chi voteranno i gondolieri?
Ma chi voteranno i gondolieri?
Foto di gruppo del popolo fucsia
Foto di gruppo del popolo fucsia
Il coraggioso poster "Il fucsia cresce" che contraddiva spudoratamente tutti i sondaggi ufficiali
Il coraggioso poster "Il fucsia cresce" che contraddiva spudoratamente tutti i sondaggi ufficiali

A un mese dall’inizio vedevamo crescere partecipazione e molto interessamento alla candidatura di Brugnaro, grazie anche all’alta visibilità della campagna nei quartieri e sui media locali. La nostra percezione, ad di là dei sondaggi sempre preoccupanti, era che il fucsia crescesse giorno dopo giorno.

Allora, nella scia, creammo il poster «Il fucsia cresce».

Era la consacrazione ufficiale di una simbiosi indissolubile di un candidato con un colore. Una associazione che che aggiungeva un persistente carattere comunicativo ad un uomo che di per sè era già ampiamente dotato.

Altri poster della campagna affissione
Altri poster della campagna affissione
Stefania e Luigi Brugnaro e, in fondo, il poster
Stefania e Luigi Brugnaro e, in fondo, il poster

In un piccolo video fatto in casa di 60 secondi, ho racchiuso i primi 30 giorni di campagna elettorale

Brugnaro sul rimorchiatore fucsia
Brugnaro sul rimorchiatore fucsia

I rimorchiatori fucsia

Il problema delle grandi navi che transitano in laguna è molto sentito dai veneziani. Durante la campagna elettorale è stato un tema dominante. Ma il NO alle grandi navi si rifletterebbe negativamente sui cinquemila posti di lavoro del porto. La soluzione proposta da Brugnaro è quella di non far passare mai più le grandi navi nel canale della Giudecca, dove ora transitano, ma utilizzando il canale dei petroli che serviva in passato per il transito delle petroliere. Nello stesso giorno della protesta « No navi » organizzammo un flashmob marino utilizzando come portatori del messaggio alcuni rimorchiatori abbigliati di fucsia.

Per approfondire il tema e la soluzione di Brugnaro per le grandi navi a Venezia https://www.metropolitano.it/grandi_navi_rotta_per_porto_marghera/

I tre rimorchiatori per il flashmob in laguna
I tre rimorchiatori per il flashmob in laguna
Il flashmob sui ponti di Venezia
Il flashmob sui ponti di Venezia
La sera, in piazza San Marco
La sera, in piazza San Marco

Flashmob in Venis

A 10 giorni dal voto del primo turno elettorale organizzammo una serie di divertenti flashmob su tutto il territorio. Silvestro, responsabile di «Grandinsegne», la società del gruppo Brugnaro specializzata nella stampa digitale, stampò un grande poster su forex di 5 metri e sessanta per due, diviso in 7 fette verticali di 80 cm munite sul retro di maniglie per la presa e movimentazione delle sagome.

I settepannelli erano gestiti da sette giovanissimi volontari che, raggiungendo il punto di incontro da direzioni diverse, si ritrovavano affiacandosi per creare il poster completo. La prima mossa era però comporlo volutamente sbagliato invertendo l’ordine delle fette, per poi all’unisono configurare l’immagine corretta del megaposter.

Il plus di questa installazione erano i sorrisi divertiti dei ragazzi in azione. Era bellisssimo vederli prima percorrere con fatica le strette calli di Venezia e poi completare il loro puzzle grafico in piazza San Marco, sui ponti della città lagunare o davanti a un supermercato di Mestre e Marghera.

Il flasmob davanti alla Cattedrale
Il flasmob davanti alla Cattedrale

Il video-risotto
in casa Brugnaro

Producemmo una marea di video per i social e per le tv, ma non tutti risultarono efficaci. La preponderante personalità di Brugnaro aggiungeva forse alle storie una eccessiva carica emotiva e il suo modo un po’ aggressivo di rivorgersi in camera mi preoccupava non poco. Ma era la cifra di Luigi, il suo modo di trasmettere la sua voglia di cambiare la città, appena uscita dallo scandalo del Mose ed attratta dal profilo del qualificato competitor Felice Casson, prestigioso magistrato e membro del Ssm.

Tra i tanti video però mi piace ricordarne uno girato nella cucina di casa Brugnaro, mentre prepara un risotto con gli scampi, che a tarda ora ci siamo divorati con gusto, insieme ai deliziosi carciofi violetti dell’isola di Sant’Erasmo comprati il giorno stesso da Luigi in quantità industriale dopo un suo comizio in loco.

Brugnaro dopo il mini comizio all'isola di Sant'Erasmo, famosa per il carciofo violetto
Brugnaro dopo il mini comizio all'isola di Sant'Erasmo, famosa per il carciofo violetto
L’opuscolo A5 del programma « Global »
L’opuscolo A5 del programma « Global »

La versione sfogliabile « Le città di Venezia »
https://issuu.com/attivaspa/docs/lecittadivenezia

Un programma global e 17 programmi local

Dopo due settimane di incontri e confronti riuscimmo a costruire la piattaforma di programma per Venezia che si concretizzò in un opuscolo di sintesi formato A5, che riportava a doppia pagina immagini e testi di sintesi.
I temi dell’opuscolo erano quelli « orizzontali », temi prioritari e di visione riguardanti tutto il territorio.
Ma il grande lavoro fatto durante la campagna di ascolto e i feedback ottenuti dalle cartoline di ritorno ci hanno permesso di elaborare 17 schede di programma mirato a ciascun quartiere di Venezia, dalla terraferma alle isole. Un modello questo, creato da me per la prima volta nella campagna di GORI BERGAMO 2014, in cui realizzammo anche sul sito web una mappa interattiva della città dove, cliccando sull’area di un quartiere, appariva il relativo programma mirato.

Le schede mirate con il programma per ogni quartiere
Le schede mirate con il programma per ogni quartiere

Enrico Veronese, spin doctor e responsabile social della campagna di Felice Casson, mi ha gratificato, in un frammento di un suo intervento sulla stampa, con un commento positivo su di me e sulla mia strategia dei quartieri.

La gentile citazione di Enrico Veronese sulla mia campagna local
La gentile citazione di Enrico Veronese sulla mia campagna local
"Sono indietro di 17 punti ma vincerò io"
"Sono indietro di 17 punti ma vincerò io"

Sono secondo!

L’11 aprile Brugnaro ebbe il coraggio di dare alla stampa la notizia che, in un sondaggio commissionato da noi, Casson era avanti a lui di ben 17 punti percentuali, semplificando in « Sono secondo » ma senza perdere l’occasione di annunciare di essere certo di passare il primo turno e vincere alla fine al ballottaggio.

Da quel momento si cominciarono a gettare ponti con il candidato della Lega e con quello dei 5stelle e con la civica della Zaccariotto, unica strada – anche se alquanto ardua – per poter sperare in un recupero su Casson, che comunque contava su di una vittoria della coalizione del centrosinistra già al primo turno.

Mezza pagina sui quotidiani locali
Mezza pagina sui quotidiani locali
Gli originali santini formato Polaroid
Gli originali santini formato Polaroid

Perché Brugnaro Sindaco?

Con l’approssimarsi della data del voto introducemmo nuovi materiali per i candidati e per i banchetti e gazebi. Oltre ai santini con look polaroid, i tanti gadget fucsia, l’opuscolo del programma e le schede di quartiere, realizzammo il classico facsimile inserito in una « guida al voto » e il volantino « 10 buoni motivi per scegliere Brugnaro ».

Il volantino "10 buoni motivi per scegliere Brugnaro" e la Guida al voto
Il volantino "10 buoni motivi per scegliere Brugnaro" e la Guida al voto
Le belle magliette con il claim "Ghea podemo far"
Le belle magliette con il claim "Ghea podemo far"

Ghea podemo far

Era il « grido » visionario che risuonava quando giocava la Reyer, e l’abbiamo adottato anche per la campagna elettorale di Brugnaro stampandolo su tutti i gadget, T-shirt comprese.

Potremmo definirlo come un “Yes we can” di obamiana memoria in salsa veneziana. A questo punto avevamo tre pezzi forti per sfidare “il resto del mondo”: un candidato forte, uno slogan potente e un colore perforante.

Un selfie in bella compagnia
Un selfie in bella compagnia
La cartolina di invito al voto
La cartolina di invito al voto

Preparammo per i candidati al Consiglio comunale un kit completo, tra cui una interessante guida per la caccia alle preferenze dalla copertina evocativa.

Preparammo per i candidati della Lista Brugnaro Sindaco, un kit completo di strumenti, tra cui un manualetto per caccia delle preferenze. Inviammo anche nelle cassette delle lettere di tutti i veneziani della terraferma e delle isole una cartolina affidandola alla distribuzione porta a porta a cura di una agenzia di distribuzione e con l’aiuto dei nostri tanti volontari fucsia. Il contenuto della cartolina era un invito al cambiamento e appariva come una vera cartolina postale grazie ad un simil francobollo con tanto di simil timbro. Ho curato personalmente questo piccolo pezzo finale di comunicazione diretta, utilizzando il metodo di Sigfried Vogele.

Realizzammo anche un corposo opuscolo che conteneva foto e profili di tutti i candidati al Consiglio comunale e alle Municipalità di Venezia, un prodotto editoriale complicatissimo con centinaia di miniature arrivate a singhiozzo.

La guida per i candidati consiglieri comunali
La guida per i candidati consiglieri comunali
I manifesti dei candidati Sindaco di Venezia sui tabelloni elettorali comunal
I manifesti dei candidati Sindaco di Venezia sui tabelloni elettorali comunal

E adesso votami

Con la cornice dei tabelloni elettorali comunali, Venezia va al voto e conferma il nostro sondaggio. Casson è in testa con dieci punti di vantaggio e iniziano le grandi manovre di Brugnaro per dialogare con i Cinquestelle

La stampa riporta il forte vantaggio di Casson al primo turno, ma anche la sua delusione per non avendo vinto al primo turno
La stampa riporta il forte vantaggio di Casson al primo turno, ma anche la sua delusione per non avendo vinto al primo turno
I due sondaggi Euromedia e Ipsos che ci danno perdenti. Ma ci apre qualche speranza il chiaro trend positivo di Brugnaro.
I due sondaggi Euromedia e Ipsos che ci danno perdenti. Ma ci apre qualche speranza il chiaro trend positivo di Brugnaro.

Sembrava la festa della vittoria

A poche ore dall’ultimo voto, quello del ballottaggio, con la preoccupazione di due sondaggi che ci danno perdenti, affrontiamo serenamente gli eventi pieni di speranza e buttandola in festa, in una grande festa, di quelle di cui, c’è da ammetterlo, solo Brugnaro è maestro.
Con la mia microscopica action cam Sony registro il particolare clima della festa, che pur essendo una festa di chiusura della campagna elettorale, sembra soprattutto la festa di quella vittoria che era nel profondo dei nostri desideri.

io con la mia microscopica e fedele actioncam Sony mentre riprendo la festa
io con la mia microscopica e fedele actioncam Sony mentre riprendo la festa
Fotogrammi della festa al parco San Giuliano la notte prima del voto del primo turno
Fotogrammi della festa al parco San Giuliano la notte prima del voto del primo turno
Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci. (Mahatma Gandhi)
Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci. (Mahatma Gandhi)

Poi la grande vittoria

In quella notte bellissima
In quella notte bellissima
Ma è successo davvero?
Ma è successo davvero?
Eccoci ancora all’alba, ma stasera nessuno ha voglia di tornare a casa.
Eccoci ancora all’alba, ma stasera nessuno ha voglia di tornare a casa.
Anche Pietrangelo Buttafuoco e Gianni Minoli a Mix 24 mi onorano con una citazione
Anche Pietrangelo Buttafuoco e Gianni Minoli a Mix 24 mi onorano con una citazione

In quella notte bellissima

Luigi Brugnaro diventò, contro tutte le previsioni, Sindaco di Venezia al secondo turno con il 54,4 dei consensi e la sua lista civica è diventata il primo « partito » di Venezia con il 20,8%.

Dal Punto comune di Mestre partì una lunga teoria di auto dirette a Piazzale Roma, dove una serie di taxi erano già pronti per portarci a Ca’ Farsetti, sede del Comune, dove Brugnaro fece il suo primo intervento da Sindaco.

Un’ora dopo, Brugnaro e noi dello staff, andammo a prenderci qualche ora di spritz e relax notturni seduti ai tavolini del bar davanti a palazzo Ducale, dove finì nel silenzio e nella bellezza questa straordinaria avventura.

Intervistano anche me :-)
Intervistano anche me 🙂
Libertà, il giornale della mia città, mi dedica un bel pezzo
Libertà, il giornale della mia città, mi dedica un bel pezzo
In questa immagine il mix vincente di Brugnaro
In questa immagine il mix vincente di Brugnaro
Gli abbracci con Brugnaro non mancano mai. Qui Luigi mi è venuto a trovare durante la difficile campagna di Napoli nel 2016
Gli abbracci con Brugnaro non mancano mai. Qui Luigi mi è venuto a trovare durante la difficile campagna di Napoli nel 2016
La vittoria di Brugnaro sui quotidiani nazionali e locali
La vittoria di Brugnaro sui quotidiani nazionali e locali
A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato. (Nelson Mandela)
A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato. (Nelson Mandela)
Io con mia moglie Luisa in fucsia la sera della vittoria
Io con mia moglie Luisa in fucsia la sera della vittoria

Il mio rapporto con Luigi Brugnaro continua ancora oggi e tanti sono i segni di vera amicizia e di sua generosità nei miei confronti. Per i tanti momenti di tensione in campagna abbiamo inventato insieme un gesto catartico: un forte abbraccio « scaricastress », che si ripete sempre ogni volte che ci incontriamo; un modo tutto nostro di rivivere e mai dimenticare la notte fucsia del 14 giugno 2015 e quella vittoria davvero epocale.

Ma non c’è campagna elettorale senza che nascano nuove, forti amicizie, che continuano nei secoli e nei secoli sui social e con bellissime telefonate, un po’ da reduci, ma sempre un po’ da visionari.

I bei nomi di questa campagna sono tanti, ma quelli in neretto sono il geniale Paolo Bettio, Martina, Stefania, Morris, Micol, Davide, Luca, Alvise, Danny, Luca, Silvestro e tanti altri…

Le mitiche moeche, rara delizia made in Venis
Le mitiche moeche, rara delizia made in Venis

Non c’è di meglio, per festeggiare una straordinaria vittoria, che sbranare il piatto più buono del mondo : le moeche, granchietti pescati e fritti subito dopo che hanno perso il carapace, e con un crudo giusto con l’amico Aldo Cristadoro di Ipsos, che l’anno stesso creò Twig, una propria società di ricerca e sondaggi.
Non c’è di meglio, per festeggiare una straordinaria vittoria, che sbranare il piatto più buono del mondo : le moeche, granchietti pescati e fritti subito dopo che hanno perso il carapace, e poi ritemprarsi vista mare per due settimane alla Tonnara di Scopello.

Il nostro terrazzino alla Tonnara di Scopello (TP)
Il nostro terrazzino alla Tonnara di Scopello (TP)

La vista dal terrazzino